La medicina orientale non si interessa particolarmente ai rapporti causali tra eventi che determinano una certa patologia, ma presta piuttosto attenzione alla strutturazione sincronica di cose ed eventi, dando forma a quel particolare pensiero che Needham definisce correlativo, avente come base concettuale, l’idea che l’individuo sano e la società sana sono parti integranti di un ordine strutturato e considera la malattia come il risultato di una disarmonia a livello individuale e sociale.
In quest’ottica s’intende la sincronia (dal greco syn “con” chronos “tempo”) come il rapporto temporale tra più eventi, azioni e funzioni che diventano la misura importante della salute.
I singoli organismi interagiscono e comunicano fra loro coordinando i loro ritmi ed integrandosi quindi in quelli più ampi del loro ambiente.
Essere sani, per molti modelli di medicina orientale significa essere in sincronia con se stessi e col mondo circostante.
La guarigione sarà opera del sistema mente/corpo; il terapeuta si limiterà a ridurre l’eccesso di stress, ad irrobustire il corpo, a incoraggiare il paziente a sviluppare una fiducia in se stesso ed un atteggiamento mentale positivo e in generale a creare l’ambiente più propizio alla guarigione.
La medicina orientale opera basando i suoi rimedi sul principio di equilibrio di Yin e Yang.
Questo metodo, basato sulla precarietà di un equilibrio che muta gradualmente, è delicato, sicuro e dagli effetti duraturi.
Spesso la medicina occidentale moderna si preoccupa principalmente della cura dei sintomi mentre l’atteggiamento della medicina orientale è completamente diverso.
Nulla viene distrutto per timore, poiché l’eliminazione dei sintomi non solo non aiuta, ma anzi indebolisce l’organismo.
I Cinesi nei secoli passati hanno sviluppato un pensiero ed una tecnologia molto avanzata, perfino superiore a quella occidentale, almeno fino alla fine del XVII secolo.
Sviluppatesi in seno alle scienze cinesi migliaia di anni fa la medicina si è sempre avvalsa delle scoperte e delle acquisizioni nel campo dell’idraulica, della climatologia, della matematica, dell’astronomia, della geologia, della geomanzia (la disciplina che si occupa dei campi elettromagnetici ambientali e che si avvale da millenni dell’uso della bussola).
Molto prima che in Europa i Cinesi hanno inventato il calcolo decimale, la carta, la bussola, l’orologio meccanico, le armi da fuoco…nonché la stampa con un “anticipo” di mille anni.
Primi al mondo hanno scoperto la proprietà del magnetismo, e con la Teoria dello Yin e dello Yang, hanno concepito i primi sistemi binari matematici, che ispirarono Leibniz e stanno oggi alla base del funzionamento di tutte le apparecchiature elettroniche.
I Canali Energetici
La scoperta più originale della medicina cinese è quella relativa all’esistenza sulla superficie del corpo di specifici Canali conosciuti anche con il nome di Meridiani.
In essi scorre la nostra energia vitale (KI) che viene distribuita a tutte le cellule.
I meridiani assicurano, assieme ai vasi sanguigni, il nutrimento dei tessuti e degli organi interni.
Ed è proprio su punti presenti sui Canali che il medico agisce per curare i suoi pazienti con l’agopuntura: una tecnica terapeutica della medicina tradizionale cinese, le cui origini risalgono ad oltre quattromila anni fa.
Il corpo umano è sempre stato concepito dall’antica medicina cinese come un’unità mente-corpo, come un campo energetico, connesso con i campi ambientali.
Nel diagnosticare e nel curare le malattie i medici cinesi hanno sempre tenuto conto della relazione tra salute del corpo e alimentazione, dell’igiene, del rapporto tra funzionamento dell’organismo e le stagioni, tenendo conto dei bioritmi circadiani, lunari e solari.
L’equilibrio del campo energetico dell’organismo ed il corretto funzionamento degli organi dipende anche dalle relazione psicoemotive che l’individuo instaura con le altre persone che possono essere fonte di nutrimento affettivo o di disturbo emotivo.
Il sistema energetico dei canali che l’organismo utilizza per funzionare, deve essere mantenuto efficiente grazie all’energia proveniente da una sana, equilibrata e ricca alimentazione, e dalle sostanze, come l’ossigeno, contenute nell’aria.
Ciò avviene grazie all’attività degli organi: il fegato, i polmoni, la milza, il cuore, i reni.
I visceri come gli intestini e la vescica si occupano dell’eliminazione delle scorie, cioè di quelle sostanze che non possono essere trasformate in energia.
I Canali distribuiscono il KI acquisito dall’alimentazione e dall’aria a tutti i tessuti e agli organi.
Distribuiscono anche un particolare tipo di energia (KI originale) che rappresenta il patrimonio energetico ereditato dai genitori alla nascita e che, secondo la medicina cinese, viene conservato nei reni e con l’andare del tempo tende ad esaurirsi.
Tale energia può essere arricchita e tonificata oltre con l’agopuntura e la maxicombustione, con l’assunzione di medicinali o con la pratica di arti marziali.
Alla base di tutto il pensiero scientifico cinese da oltre quattro millenni sta l’assunto che il mondo è composto da due forze mutevoli: una concezione analoga a quella della fisica moderna.
La fisica ci insegna che la materia in tutte le sue forme è un concentrato di forze: ai nostri occhi appare solida ed inerte, solo perché è tenuta insieme dalle potenti forze esercitate dalle sue componenti subatomiche.
Le teorie fisiche più avanzate non si occupano più delle molecole, ma dei campi di forza esercitati dalle particelle: per la meccanica quantistica gli oggetti materiali solidi, a livello subatomico, sono costituiti da sequenze ondulatorie più o meno probabili.
Il medico cinese studia gli effetti prodotti dalle diverse forme di energia che costituiscono la materia: vede la realtà biologica da un’alchimia.