Funzione fisiologica | Circolazione del sangue, portare nutrimento alle cellule |
Funzione simbolica | Movimento incessante di crescita e rinnovamento |
Emozione luce | Gioia, entusiasmo, gioco, innocenza, leggerezza |
Emozione ombra | Sforzo, fatica, freddezza, noia, apatia, ingratitudine |
Organi correlati | Lingua, intestino tenue |
È il centro che sostiene la vita.
Batte ottantamila volte al giorno, più di 35 milioni di volte all’anno.
Ciascuno di questi battiti è un evento complesso caratterizzato da fenomeni elettrici in grado di provocare la contrazione del muscolo cardiaco e l’espulsione del sangue.
Questo fiume rosso attraversa tutti gli organi e lambisce ogni cellula, compiendo un viaggio di oltre 96.000 chilometri che equivalgono a due volte e mezzo la circonferenza del nostro Pianeta.
I fiumi della Terra scorrono in vene sotterranee, scavano rocce e montagne, scolpiscono paesaggi, disciolgono i sali minerali e portano la vita agli esseri viventi.
Il fiume che fluisce nel corpo umano nutre e depura, fornisce cibo e ossigeno alle cellule, elimina i prodotti di rifiuto, regola l’ambiente.
Interpretazione e simbologia
Questo fiume conserva un antichissimo legame con le acque della Terra primordiale. Le prime forme di vita, organismi monocellulari, provvedevano alla propria esistenza assorbendo attraverso la membrana cellulare l’ossigeno disciolto nell’acqua marina e restituendole anidride carbonica, prodotto di scarto del metabolismo.
Una volta perduto quel contatto si venne a creare negli organismi più complessi un sistema circolatorio interno: nel nostro sangue scorre la stessa miscela di minerali e sali esistenti negli antichi mari del periodo Cambriano: 500 milioni di anni orsono.
Le principali malattie cardiache sono infarto miocardico, aritmia, extrasistole, tachicardia, fibrillazione, insufficienza cardiaca, pericardite, cuore polmonare, angina pectoris.
Il cuore, come abbiamo detto, è il centro del nostro sistema, è la sede dell’emozione, del sentimento, dell’amore, della misericordia, della compassione.
Anche l’atto del ricordare etimologicamente ci riporta al cuore, il dolore può spezzare il cuore, chi non ama ha il cuore duro o di ghiaccio, quando stiamo bene da qualche parte ci lasciamo il cuore, il Cristo offre il Sacro Cuore, noi mettiamo il cuore in ciò che facciamo con amore, la persona amata ci ha rubato il cuore, è padrona del nostro cuore.
Chi è senza cuore è spietato e crudele.
Di fronte a un evento doloroso mi si stringe il cuore.
È sempre dal cuore che sgorga il riso, la verità, la gioia.
E infatti solo la gioia può “riempire il cuore” di quel succo prezioso che è il nostro sangue.
Solo l’intensa gioia di vivere può permettere al sangue di scorrere ininterrottamente per migliaia di chilometri ogni giorno e portare nutrimento ad ogni singola cellula del nostro organismo.
Il cuore si ammala quando nella nostra vita vengono meno l’entusiasmo e l’amore incondizionato, totale, assoluto, unificante.
Il cuore è un muscolo, è carne vibrante e pulsante di scariche elettriche.
Ha bisogno di emozione, di calore, di empatia per mantenersi elastico ed efficiente.
Ha bisogno del movimento della vita vissuta con intensità e coinvolgimento.
Se ci immobilizziamo nel dolore e nel vittimismo, se diventiamo egoisti, freddi e calcolatori, se ci rifiutiamo di ascoltare la nostra più intima verità, se ristagniamo nell’accidia, nell’ignavia, ecco che destiniamo anche il nostro cuore ad una progressiva immobilizzazione e atrofia, lo condanniamo a irrigidirsi e a spegnersi, ad ammutolirsi nella notte dell’anima.
Il cuore ha bisogno di pulsare, ha bisogno di avventura, di audacia, di coraggio, di nobili imprese, di grandi ideali, la morte del cuore è la noia, l’apatia, l’indifferenza.
Vediamo di comprendere il significato degli altri organi interni interessati dal trattamento di base: stomaco, intestino e pancreas.