La teoria sistemica generale dell'evoluzione, il vuoto sub-quantistico e il campo psi
La teoria sistemica generale dell'evoluzione, il vuoto sub-quantistico e il campo psi sono tre fondamentali ipotesi proposte dall’epistemologo e filosofo della scienza Ervin Laszlo che propone una coerente visione evolutiva, formulando una Grande Teoria Sistemica capace di abbracciare l'intero processo di evoluzione dal Big Bang ai sistemi sociali.
Una grande rilevanza assume anche il concetto di Campo Psi, che considera il Vuoto o meglio il vuoto sub-quantistico, come il Quinto Campo, la dimensione originaria da cui sono emerse e si sono differenziate le quattro grandi forze della fisica.
Il Vuoto come Campo Psi, o "campo di punto zero", è la dimensione della coscienza da cui appunto originano e alla quale sono comunque sempre legati tutti i fenomeni dell'esistenza fisica, biologica e umana.
La teoria di Laszlo, come altre teorie che sono state proposte in questi ultimi anni, non sono più solo teorie fisiche, ma in un’ottica olistica, includono tutte le scienze fisiche, sociali, umane in un sistema integrato che coinvolga tutti gli aspetti della vita, con la mente e la coscienza umane al centro.
La coerenza elettrodinamica quantistica
La coerenza rappresenta uno dei punti di maggior interesse nella nuova scienza in quanto esprime la logica unitaria delle interazioni complesse tra particelle elementari attraverso la creazione di campi elettromagnetici di complessità crescente.
Il campo collettivo, creato dall'insieme dei singoli campi delle particelle elementari, esprime un concetto dinamico sovra-individuale che anticipa, anche se per ora solo a livello di fisica quantistica, le varie teorie olistiche in cui l'intero è più della somma delle parti.
Attraverso il concetto e l'applicazione della coerenza si possono comprendere le complesse logiche evolutive che dal mondo atomico portano al vivente.
L'acqua ha particolari proprietà collegate a "configurazioni di coerenza elettrodinamica con oscillazioni in risonanza con un campo elettromagnetico coerente".
Più semplicemente, l'acqua e la materia in generale non vengono più visti come corpuscoli , ma come un campo, ovvero delle caratteristiche oscillatorie di un insieme di molecole o di atomi che manifestano l'individualità della materia attraverso la modalità di interconnessione tra di loro.
La creazione spontanea dell’ordine
La materia vivente sembra governata dalla teoria dei campi quantistici che crea spontaneamente ordine quando le condizioni termodinamiche lo consentono, ed è la coerenza elettrodinamica che permette alla vita di affermarsi in ambienti aggrediti dalle forme più diverse e violente di disordine".
Nell'acqua, grazie alla coerenza elettrodinamica, si possono immagazzinare tutta una serie di informazioni in forma di onde elettromagnetiche che, quanto più hanno oscillazioni sincronizzate tra di loro (concetto di risonanza), tanto più hanno una validità in ambito biologico, medico e clinico.
La sincronizzazione equivale alla creazione di un campo di coerenza in cui le oscillazioni sono "in fase" tra di loro.
La proposta teorica centrale di Preparata si basa sull'idea di coerenza, cioè la stessa proprietà la quale fa si che un raggio Laser abbia una precisa direzione.
E’ interessante notare che la coerenza è alla base della teoria olografica e della teoria di Preparata: quando un numero sufficiente di onde (una massa critica) si sincronizza e procede in modo
coerente, allora emergono fenomeni nuovi e molto potenti, che cambiano la realtà intorno a loro.
Riteniamo che a livello energetico simbolico questo abbia una notevole rilevanza e ci debba fare riflettere su come potremmo cambiare il mondo partendo da noi.
La memoria dell’acqua
La memoria dell'acqua di Jacques Bienveniste, testimonia in modo inconfutabile una trasmissione dell'informazione biologica (stimolo alla degranulazione di linfociti del sangue) attraverso l'acqua e i campi elettromagnetici ed offre un fondamentale punto di spiegazione scientifica dell'omeopatia e delle medicine biocibernetiche.
L’ipotesi Gaia
Lo scienziato-inventore James Lovelock venne incaricato dalla NASA di progettare strumenti per la rilevazione della vita su altri pianeti.
Intorno al 1965 Lovelock si convince che non c'è bisogno di alcuno strumento, che è sufficiente analizzare l'atmosfera per capire se la vita è presente o meno su un pianeta.
L'atmosfera di un pianeta senza vita ha raggiunto l'equilibrio chimico, tutte le reazioni che potevano avvenire tra i vari gas che la costituivano si sono realizzate.
In un pianeta vivo, invece, le percentuali dei vari gas vengono mantenute costanti proprio dall'intervento degli esseri viventi, che producono o eliminano determinati elementi allo scopo di mantenere stabili le condizioni adatte alla vita.
Non solo, dalla comparsa della vita sulla Terra, il Sole ha aumentato il proprio calore del 25%, eppure la temperatura è rimasta praticamente la stessa, anche questo è dovuto all'intervento degli esseri viventi che attivano determinati cicli chimici con gli elementi naturali, al fine di mantenere proprio la temperatura più adatta.
Lovelock chiama GAIA il meccanismo di autoregolazione con cui la Terra riesce a mantenere stabili le proprie condizioni e che è dovuto ad una totale e costante interazione tra la vita e l'ambiente, che si modificano reciprocamente evolvendo insieme.
La capacità di mantenere costanti le proprie condizioni si chiama omeostasi, capacità tipica ed esclusiva degli esseri viventi. GAIA, dunque, si comporta come un essere vivente, è un super organismo e la vita è un unico enorme sistema.
Non stiamo parlando del mito greco o di quello della Madre Terra dei Pellerossa, ma di un fatto scientifico, dimostrato anche con un modello di simulazione realizzato al computer.
La teoria potrebbe essere estesa agli altri pianeti, al sistema solare, alla nostra galassia ed a tutto l’universo. Occorrerebbe semplicemente modificare il concetto di vita che abbiamo.