Shinto Kanjo, l’Iniziazione Shintoista
Passaggio Attraverso Tre Torii (Livelli) e Purificazione
Nei principali templi Shinto, si deve passare attraverso Tre Torii – cancelli – prima di arrivare alla stanza principale.
Il primo stadio delle iniziazioni Shinto è presentato come un passaggio attraverso Tre Torii, durante il quale avvengono varie purificazioni del corpo e della mente.
I Tre Torii si riferiscono, rispettivamente, al Paradiso, all’Uomo e alla Terra.
Al Primo Torii il discepolo esegue un rituale di protezione (goshinpo) per difendere se stesso durante il contatto con il divino; ad ogni Torii il Maestro versa acqua sul discepolo; insieme cantano dei mantra e delle invocazioni al Kami.
Accesso all’Altare Principale
Per prima cosa l’iniziato purifica il suo corpo con i fumi dell’incenso e acqua benedetta profumata, mentre intona le formule, canta i mantra e visualizza le lettere sanscrite.
Poi, con gli occhi bendati da un panno bianco o rosso, entra nello spazio rituale principale.
Per fare questo, deve passare sopra un incensiere ed esporre il proprio corpo al fumo dell’incenso.
Il Fumo dell’Incenso
Il fumo dell’incenso sta a significare l’eliminazione finale delle afflizioni, il raggiungimento del Bodhicitta e l’acquisizione della mente del bodhisattva.
L’iniziato sta di fronte ad un altare che ha la forma di un fiore di loto con otto petali, di chiara derivazione esoterica Buddhista, al centro si trova Tensho Daijin (la Dea Amaterasu) circondata dalle immagini dei Kami.
L’iniziato getta un fiore sull’altare del mandala, stabilendo in tal modo un rapporto karmico con un Kami.
Il panno gli viene quindi tolto dagli occhi; egli può vedere il mondo vero delle divinità e rendere loro omaggio.
Altri oggetti sono presenti nello spazio sacro (es.: ghirlande di fiori, copie del “Sutra del Cuore”) in una combinazione complessa di motivi presi dal Buddhismo esoterico e culti Kami.
La struttura metaforica del rituale è il passaggio dal profano al sacro, dall’ignoranza alla saggezza, dal regno umano a quello delle divinità ed è chiaramente un adattamento del rituale del Buddhismo esoterico (il lancio del fiore, lo svelare il regno delle divinità, il mandala ecc.), con la sostituzione dei simboli relativi al Kami.
Incarnazione del Sacro Spazio del Kami
Quando l’iniziato entra nello spazio sacro del Kami egli incarna la cosmologia del sistema che rappresenta.
Entrare in questa sala rituale e ricevere l’iniziazione fanno si che egli separi se stesso dalla delusione della vita e della morte e raggiunga la mente di Mahavairocana Tathagata
Tutto questo è espresso per mezzo di una formula recitata per l’occasione:
“Il mio corpo è il Sacro Spazio del Kami (kami no yashiro); il mio respiro è nei templi esterni ed interni (di Ise). Questo Tempio è il vuoto; il vuoto è la determinazione. Questa è la Terra Pura. Questa Terra Pura è dove dimora il Kami.”
L’Altare del Perfetto Risveglio
Il passo seguente del rituale ha luogo presso “l’altare del perfetto risveglio”.
Il Maestro ed il discepolo siedono ai lati dell’altare rettangolare, su cuscini decorati da fiori di loto dagli otto petali, simbolizzando che entrambi i partecipanti all’iniziazione sono già dei Buddha pienamente realizzati.
Il discepolo, ancora una volta, si purifica con il fumo dell’incenso e il maestro gli consegna i tre doni imperiali (il gioiello, la spada e lo specchio) insieme ai mantra ed alle spiegazioni segrete.
Infine l’iniziato, a conferma dell’esito raggiunto, intona un poema segreto che dice che, da quel momento in avanti, tutti i suoi pensieri ed azioni saranno volti a operare per il Kami.
Il Kami è inteso come una forza vitale dentro l’essere umano.
Reiki Kanjo, Iniziazione al Reiki
Il prossimo passo del rituale è l’iniziazione al Reiki.
Rappresenta l’incorporamento della Mente del Kami, simbolizzato dai Tre Doni Imperiali e dal Tempio Esterno di Ise.
Iniziazione al Significato Segreto del Mito della Caverna Celeste
Il Mito alla base di questa parte del rituale è quella in cui Tensho Daijin, ossia la dea del sole Amaterasu, stanca del comportamento malvagio del fratello Susanoo, va a nascondersi in una caverna.
La rivelazione della natura Buddha dell’iniziato
La caverna rappresenta l’Atrio Sacro del Tempio Interno; Tensho Daijin dentro la caverna è vista come una metafora del Tathagatagarbha, la Natura del Buddha che è presente in tutti gli esseri ma nascosta.
L’iniziazione al significato segreto di questo mito rivela all’iniziato la sua propria Natura-Buddha e la presenza dentro di sé della Mente di Tensho Daijin-Amaterasu.
Secondo Livello: diventare come l’Imperatore
Abbiamo visto precedentemente la descrizione del Primo Livello del rituale di iniziazione Shinto.
Alcuni documenti descrivono anche un Secondo ed un Terzo Livello d’iniziazione.
La loro struttura è essenzialmente la stessa del primo livello mentre i mantra e i mudra relativi sono differenti.
Durante la cerimonia il maestro dice al discepolo:
“Il sigillo (jinji) è il simbolo di chi governa questo paese, è conservato nel palazzo imperiale e consegnato all’imperatore durante la cerimonia d’incoronazione; ora io lo do a te. L’entrare in questa sala dell’iniziazione all’incoronazione significa che i cittadini comuni sono sullo stesso livello dell’imperatore, così come i monaci stanno allo stesso livello del Buddha, quando i cittadini comuni guardano questo altare essi raggiungono il trono imperiale. Ciò dimostra che le persone comuni sono dei Buddha.”
Nel “raggiungere il trono imperiale”, cioè, diventando imperatori, ci si trova ad un grado intermedio nel processo del diventare dei Buddha.
Il Terzo Livello: diventare Monaci
Per diventare direttamente dei Buddha, occorre abbandonare il mondo profano e diventare monaco; ecco perché viene detto: “i monaci sono allo stesso livello del Buddha”.
Le persone comuni devono passare attraverso uno stadio intermedio, quello dell’Imperatore, che, in Giappone, era visto come una manifestazione del Buddha.
La parte essenziale del Terzo Livello è la recita della seguente frase:
“Io sono Tensho Daijin-Amaterasu. Kami e Buddha non sono esterni a noi. Io sono Mahavairocana, il Tathagata dell’illuminazione originaria. Per coloro che si ingannano, Tensho Daijin-Amaterasu è differente dagli esseri ordinari. Per coloro che sono illuminati, gli esseri ordinari e Mahavairocana sono la stessa cosa.
In altre parole, il secondo e il terzo livello approfondiscono la consapevolezza dell’iniziato di identificarsi rispettivamente con l’imperatore e con Tensho Daijin-Amaterasu.
La segretezza dei rituali
I rituali Shinto Kanjo, come altre iniziazioni esoteriche, sono rituali segreti.
Solo un numero ristretto di discepoli selezionati hanno accesso ad essi; molti testi relativi al Reiki Kanjo specificano, in particolare, che solo un discepolo poteva ricevere l’iniziazione da ciascun maestro.
La scomunica dalla discendenza
La segretezza era enfatizzata da formule di maledizione alla fine dei testi.
Ad esempio, un documento dice: “Chi viola le regole (concernenti il segreto di trasmissione) non è un discendente di Amaterasu Omikami”, stabilendo, in tal modo, una specie di scomunica dalla progenie di Amaterasu (e forse anche dalla stirpe Giapponese).
La punizione divina
Altri testi avvertono che le istruzioni contenute “Non devono essere trasmesse neppure per un migliaio di pezzi d’oro”; e ancora “devono essere tenute nel massimo segreto e chi ne viola la regola, riceverà una punizione dal Kami o una punizione divina in generale”.
Da qui l’origine del grande rispetto che viene portato ancora oggi per i simboli e per i procedimenti delle iniziazioni.